PEC del 14/02/2020
Ill.mi Sig.ri Direttori Generali
Aziende Sanitarie Provinciali
p.c.
Ill.mo Sig. Presidente della Regione Sicilia
On. Nello Musumeci
Ill.mo Sig. Assessore Regionale della Salute
Avv. Ruggero Razza
Ill.mo Sig. Capo di Gabinetto
Dr.Calogero Beringheli
Ill.mo Dirigente Generale
Ing. Maio La Rocca
Al Sig. Presidente VI Commissione
On. Dr. Margherita Rita La Rocca Ruvolo
Al Capo della Segreteria Tecnica
Avv. F. Croce
Al Dr. Gaspare Noto
Oggetto: Nota protesta per revoca credenziali prescrittive ai medici specialisti esterni ai sensi dell’art. 2 del D.A. 20/12/19– Immediata richiesta restituzione credenziali
Il D.A. 20/12/2019 (abilitazione agli specialisti esterni della prescrizione in modalità dematerializzata) con nostro enorme stupore, a seguito di una problematica di natura prettamente economica, all’art. 2 vieta agli specialisti accreditati di ricettare pena la sottoscrizione di un accordo di recupero di somme precedentemente richieste (a nostro avviso un vero e proprio patto leonino). Poco importa all’estensore del provvedimento se questa revoca delle credenziali “punisce” il malato siciliano che non potrà godere di immediata diagnosi e cura della propria malattia e sarà costretto a ritornare dal proprio medico per una ulteriore prescrizione e poi dovrà ri-prenotare dallo specialista con i tempi elefantiaci che in atto vigono nella nostra Regione.
Immediata è stata la nota di protesta del Sindacato che rappresento, in ogni caso mi sono e ci siamo resi disponibili ad un incontro con il Sig. Assessore al fine di individuare un eventuale soluzione alla problematica (nostra PEC del 21 gennaio ore 20.37). Prontamente, e di questo lo ringraziamo, il Capo di Gabinetto Dr. R. Beringheli ci convoca il 12 c.m. al fine di individuarne le soluzioni. All’incontro partecipa il Dr. Buffa che si vanta di essere l’ideatore di questo art. 2 difendendolo con grande determinazione. Ciò nondimeno, nel rispetto delle altre Istituzioni presenti si ribadisce la nostra volontà ad un incontro col Sig. Assessore al fine di individuare delle soluzioni conducenti.
Dobbiamo però denunciare la ambiguità degli eventi, ci hanno abituati che in corso di un tavolo di concertazione ogni decisione o determina al di fuori del tavolo deve essere congelata al fine di non inquinare i lavori e giungere ad una costruttiva soluzione delle eventuali controversie. Al contrario, apprendiamo, solo dopo la conclusione dell’incontro, che il Dr. Buffa si è speso personalmente e con tutte le sue forze a farci revocare le credenziali anche se ancora le somme non ci sono nemmeno state contestate dalle ASP.
Sicuramente preoccupandosi della nostra PEC inviata all’Assessorato in data 21 gennaio, scriveva a tutte le ASP una mail sollecitando la revoca delle credenziali. Si riportano alcune frasi di questa mail attestanti la acredine nei nostri confronti ed infatti a seguito del sollecito del Dr. Buffa le ASP così scrivono ai distretti:
“data la comunicazione pervenuta in data odierna (24 gennaio) dal Dr. Buffa si esortano le SS. LL. con somma urgenza ad individuare i medici prescrittori di ricette dematerializzate afferenti alle strutture indicate in allegato ed una volta individuati provvedere allo loro disabilitazone come esortato dal Dr. Buffa”
Inoltre apprendiamo che subito dopo l’incontro la ASP di Palermo ha provveduto a disabilitare, sicuramente sarà stata una coincidenza, i colleghi del nostro sindacato presenti alla riunione.
Ed ancora in data 17/12/2019 viene revocato al sottoscritto con DD.GG. 2307 l’iscrizione nel Registro Portatori di interesse di questo Assessorato per poi ripubblicarlo privandomi di diversi compiti istituzionali riconosciuti al contrario ad altri sindacati.
Tutti comportamenti “incomprensibili” di cui chiediamo spiegazione.
In conclusione chiediamo a nome dei cardiopatici siciliani che vengano attivate immediatamente le credenziali revocate, anche alla luce della nostra disponibilità a trovare una soluzione così come verbalizzato nella costruttiva riunione tenutasi il 12 febbraio.